Festa della Divina Misericordia

Cari amici, negli scorsi giorni abbiamo vissuto con grande intensità e partecipazione il Triduo Pasquale. Colgo l’occasione per augurare ancora a tutti una serena e santa Pasqua di Risurrezione!

Vi invito domenica 16 aprile alle ore 10.30 nella chiesa di Vernate per celebrare insieme la festa della Divina Misericordia. Questa festa è relativamente recente, istituita da san Giovanni Paolo II nel 2000, durante la canonizzazione di santa suor Faustina Kowalska, la mistica polacca che ebbe le visioni di Gesù nel 1931.

Da allora tutta la Chiesa, la domenica dopo Pasqua, celebra con grande devozione questa festa. Vi aspetto numerosi, per invocare su di noi tante grazie del cielo, sulle nostre famiglie e sul mondo intero!

Fu proprio Gesù a dire a suor Faustina in una visione: Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia. (Diario, Plock, Polonia 22 Febbraio, 1931)

La scelta della prima domenica dopo Pasqua come festa della misericordia ha un suo profondo significato teologico, che indica un forte legame tra il mistero pasquale della Redenzione e il mistero della Divina Misericordia. Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla Novena alla Divina Misericordia, che precede la festa e inizia il Venerdì Santo e durante la quale si recita la Coroncina. La festa non è soltanto un giorno di particolare adorazione di Dio nel mistero della misericordia, ma è un tempo di grazia per tutti gli uomini.

« Desidero – ha detto Gesù – che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori »
(Diario, p. 440).

« Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l’ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre »
(Diario, p. 561)

L’importanza di questa festa si misura con le straordinarie promesse che Gesù ha legato ad essa.
« In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita – ha detto Cristo – questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene »
(Diario, p. 235)

« In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. (…) Nessun’anima abbia paura di accostarsi a me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto »
(Diario, p. 441)

Per ottenere questi grandi doni bisogna adempiere alle condizioni del Culto alla Divina Misericordia (fiducia nella bontà di Dio e carità attiva verso il prossimo), essere in stato di grazia (con la confessione!) e ricevere degnamente la santa Comunione.

A tutti coloro che faranno ricorso alla Misericordia di Dio, il Signore non mancherà di riversare pace nei loro cuori.

« Nessun’anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua deve essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia »
(Diario, p.378).

(fonte: divinamisericordia.it)

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