Con gioia condivido con voi l’omelia, le foto e il video fatto con il drone della bella festa vissuta ieri! Un’altra bella esperienza di preghiera e comunione fraterna, che sono poi sfociate nel pranzo tutti insieme al capannone del parco giochi. Grazie a tutti, soprattutto a coloro che hanno reso possibile con il loro aiuto la realizzazione di una così bella giornata!
A Roma c’è una splendida basilica che certamente tutti noi conosciamo o per averla visitata o per averne sentito parlare ed è la basilica di Santa Maria Maggiore.
C’è una particolarità che riguarda la vita di questa basilica, tutti i giorni dal 1500 alle 21 circa suona una campana e questa campana ha un nome, si chiama Sperduta. A Roma tutti lo sanno che appena dopo le 21.00 a Santa Maria Maggiore suona la Sperduta, l’ultima campana di Roma a suonare, la campana più alta della città (circa 75m).
Perché si chiama così e perché ogni giorno risuona? Il riferimento è a un’antica storia, quando attorno alla basilica era tutta campagna, una sera una ragazzina uscendo di casa perse la strada, si inoltrò nella campagna ma facendosi sera non riuscì più a ritrovare la via del ritorno, impaurita si affidò alla Madonna e cominciò a dire l’Ave Maria e mentre diceva l’Ave Maria cominciò a sentire in lontananza il rintocco di una campana e cominciò a seguire questo suono e seguendo questo suono ritrovò la via di casa e fu salva. Da allora questa campana non ha mai smesso di risuonare a ricordo di questo antico fatto.
La Madonna era intervenuta attraverso il suono della campana per ricondurre a casa sana e salva questa ragazzina che si era perduta. Oggi noi ci rivolgiamo alla Madonna chiedendo la grazia di essere per noi ogni giorno della vita quella presenza bella e amica che non ci fa perdere o che se dovessimo malauguratamente qualche volta perderci ci fa ritrovare la via della nostra casa.
E qual è la via della nostra casa? Noi abbiamo tante case lungo il pellegrinaggio terreno, piccole, grandi che ci sono care, carissime ma in realtà la dimora vera alla quale tutti tendiamo è la pienezza della vita.
E la pienezza della vita è proprio la Trinità, che stiamo festeggiando oggi. Trinità nel cui nome siamo stati battezzati. Trinità nel cui nome ogni giorno ci segniamo. Trinità che significa avere un Dio che è famiglia, che è relazione d’amore: l’origine da cui veniamo, la meta a cui tendiamo.
“È grazie a te, o piena di grazia, che la Trinità santa e consustanziale ha potuto esser conosciuta nel mondo”. Così una preghiera, attribuita a un padre della chiesa, che dice la gratitudine della Chiesa a Maria per la grazia che Dio le ha concesso a favore di noi tutti.
Maria, figlia del PADRE, Madre del FIGLIO e Sposa dello SPIRITO SANTO.
Con Maria e in Maria impariamo ad esistere totalmente immersi nella relazione col Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, vivendo in tal modo il nostro battesimo nei tratti della figliolanza nei confronti del Padre, della maternità spirituale nei confronti del Figlio e della sponsalità in relazione allo Spirito Santo.
Non avere paura, uomo moderno, sembra dirci ancora oggi la Madonna, non temere Dio! Egli da sempre pensa a te, ti conosce, ha mandato suo Figlio, ti chiama per nome, ti invita a stare con Lui. Egli è la Speranza per le tue angosce, è l’Amico per le tue solitudini, il Pane per la tua debolezza, è la Parola di vita eterna, la Via al il cielo. Egli è la Grazia che rialza dal peccato, è l’Acqua che purifica e rigenera. Perché avere paura? Perché non avere tempo per lui che ha tutto il tempo per noi?
È tanto bello pensare che la Madonna cammina con noi ed è questa campana che risuona dolce e suadente come la sperduta e che ogni volta ci riporta sulla via della pienezza, ogni volta della quale noi sbadatamente e sconsideratamente prendiamo altre vie che sono vie in cui la vita è perduta, in cui la vita è smarrita, in cui la vita non è goduta, la Madonna ci riprende per mano e ci riporta sulla strada della vita piena, della vita veramente felice di quel godimento che soltanto le cose di Dio sanno dare al cuore dell’uomo. Come quella ragazzina di Santa Maria Maggiore anche noi oggi diciamo l’Ave Maria, guardiamo a Maria e ascoltiamo quella campana che risuona e ci riporta sulla via di casa sulla via della pienezza della vita in Dio.
Un grazie a Tona Industries per il video e le foto.